Lo scorso 30 gennaio, alle porte delle festività nazionali per il Capodanno cinese, si è tenuto un evento organizzato dalla CDPF (China Disabled Persons’ Federation), presso il centro paraolimpico nazionale di Pechino. Attiva a Pechino da marzo del 1988, la CDPF è l’istituzione cinese che ha come obiettivo cardine l’azione di sensibilizzazione sul tema della disabilità, quindi sull’inclusione sociale delle persone con disabilità, temi piuttosto attuali in Cina.
All’evento, a cui ha presenziato anche OVCI, erano presenti oltre cento rappresentanti di ambasciate cinesi e organizzazioni internazionali. Diversi sono stati gli interventi in cui si è tenuto a ricordare l’importanza dell’azione di sensibilizzazione, anche possibile grazie alla cooperazione fra le varie istituzioni internazionali che, sinergicamente, lavorano con l’auspicio di costruire una realtà più inclusiva nei confronti delle persone con disabilità. Tema centrale di diversi interventi è stata l’importanza dello sport nell’ambito della disabilità.
Parafrasando You Liang, vicepresidente della CDPF, lo sport può essere un ponte comunicativo fra nazioni e, diventando un luogo in cui qualsiasi essere umano può esercitare la propria libertà di praticare, si ammanta di una potentissima carica inclusiva e abbatte qualsiasi barriera su base geografica, culturale o linguistica. A tal proposito si è fatto presente come un evento di grossa portata come quello dei Giochi Paralimpici, di cui l’ultima edizione invernale è stata ospitata proprio a Pechino nel 2022, possa avere un grande impatto sulla società e sul modo di pensare la disabilità.
A seguire, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di prendere parte, simulando una disabilità, ad alcune attività para-sportive organizzate appositamente per la circostanza. Fra queste: bocce, curling, ping-pong, calcio per non vedenti e pallacanestro in sedia a rotelle. Non solo si è rivelata un’occasione interessante per testare le proprie abilità sportive in condizioni di “disabilità fisica”, ma soprattutto è stato uno speciale incontro con alcuni atleti paraolimpici, fra cui la squadra nazionale di pallacanestro.
Dopo aver dispensato agli astanti illuminanti consigli su come poter manovrare una sedia a rotelle e contemporaneamente palleggiare con un pallone da basket, le stesse atlete osservavano divertite coloro che erano impegnati nell’attività proposta, per via della loro goffaggine e dei tentativi falliti di centrare il canestro. Ma di sicuro il match in cui si sono sfidate fra loro è stato il momento di massima ammirazione del loro grande talento.
Infine, l’evento si è chiuso con la cena, allietata dalle performance degli artisti della China Disabled People’s Performing Art Troupe: dalle danze tradizionali che riprendevano i motivi estetici delle età imperiali o delle raffigurazioni dei boddhisattva, ad esibizioni di canto lirico, pianoforte o erhu (strumento tradizionale cinese a corda che ricorda molto vagamente il violino occidentale). Tutti gli artisti hanno dato prova di forte dedizione, ispirando ammirazione e incoraggiando ulteriori passi avanti verso l'inclusione e il rispetto delle diversità.
Giulia Zinni, Casco Bianco SCU con OVCI in Cina