E' proprio questo che ho imparato nella mia esperienza di lavoro in OVCI presso l'Ambulatorio Padre Luiz Monza di Santana, in Brasile ad Amapà, città situata alle foci dell'immmeso Rio delle Amazzoni. Sono partita con l’entusiasmo di chi sceglie la vita della missione e la curiosità di scoprire un paese che regala emozioni contrastanti. Ricordo ancora il mio arrivo nel cuore della notte tra le strade dissestate di Macapà, fino ad arrivare al cancello della missione a Santana. Nonostante fossero le tre di notte trovai al mio arrivo la comunità delle Piccole Apostole della Carità pronte ad accogliermi e a farmi subito sentire a casa. Presenti dal 1984 nel quartiere di Santana sono diventate un punto di riferimento per la popolazione locale grazie alla costruzione del Centro Sanitario che eroga cure per donne in gravidanza e bambini da 0 a 4 anni. Infatti grazie al lavoro del personale locale e alla presenza di OVCI si persegue l’intento di promuovere la salute e migliorare le condizioni di vita della comunità di Santana, regione periferica spesso trascurata e con difficoltà di accesso ai servizi socio sanitari.
La vera immersione nella realtà nella quale avrei dovuto vivere il mio anno di missione, è stato il primo giorno di lavoro nel quale ho accompagnato l’assistente sociale del centro per una visita nelle case del quartiere. Fogne a cielo aperto, case fatte con legno e lamiera dove una sola stanza basta per tutta una famiglia, interi villaggi di palafitte sull’acqua e vie deserte al calare del sole. Condizioni di vita in cui spesso non è possibile mantenere nemmeno le principali norme igienico-sanitarie e di sicurezza, e dove le famiglie vivono con fatica cercando di provvedere ai bisogni primari di tutti i figli. Per questo ho da subito compreso come l’importanza dell’opera della missione di OVCI in Brasile non sia solo a sfondo sanitario, ma anche e soprattutto, abbia lo scopo di promuovere un’educazione alla vita per poter garantire alle future generazioni un domani migliore.
Ogni giorno era caratterizzato da una sfida nuova: un problema da risolvere, una difficoltà da superare che però si tramutava in un’opportunità o in una risorsa grazie alla determinazione del team di lavoro e dalla forte motivazione nel mettersi a servizio della comunità. E’ proprio sul campo dove ho imparato come il mio ruolo di capo progetto fosse variegato e stimolante, in cui la voglia di offrire il meglio possibile alla popolazione portava a superare le frustrazioni che nascevano talvolta dallo scontro con la realtà di un paese caratterizzato dalle disuguaglianze sociali. Proprio per questo ciò che mi ha aiutato a mantenere l’entusiasmo verso le attività svolte al centro, è stato l’accorgermi del grande valore della missione OVCI a Santana; che nonostante le difficoltà logistiche di un contesto caratterizzato dalla scarsità di mezzi e di servizi e la trascuratezza della zona circostante, riesce a garantire alla popolazione un servizio strutturato e un’assistenza socio-sanitaria altamente qualificata.
Ogni mamma in gravidanza viene seguita in modo preciso e puntuale offrendo alla donna, non solo cure mediche, ma anche la possibilità di scoprire un luogo di reale accoglienza di fronte alle varie difficolta che una donna brasiliana può incontrare nella sua vita. Ricordo ancora le diverse storie che mi venivano raccontate, a volte da ragazze appena adolescenti, passeggiando all’ombra dei porticati del centro per ripararsi dal sole cocente dell’equatore. Storie di ragazze lasciate sole dal compagno nel momento della scoperta di "avere un bambino", esiliata dalla famiglia a causa di una gravidanza indesiderata, o molto più frequentemente la difficolta di non sapere dove procurare il cibo necessario al sostentamento del proprio bambino. Difficoltà che venivano ascoltate ed accolte dal personale del centro e dalla comunità delle Piccole Apostole, cercando di offrire sostegno coi mezzi e le risorse a disposizione.
Grazie a tutte le piccole grandi attenzioni date alle mamme in gravidanza la maggioranza dei bebè nasce normopeso e in buone condizioni di salute. Era una grande soddisfazione vedere quelle che un tempo erano donne col pancione, magari che avevano anche pensato di interrompere la gravidanza, girare per il centro con il passeggino e il loro bimbo sano e dallo sguardo sereno. Dopo la nascita i bambini vengono seguiti fino ai 4 anni di età con visite pediatriche ed anche specialistiche, visite che sono considerate un’eccellenza per il territorio: le famiglie del livello socio-economico che afferiscono al centro non si potrebbero permettere tali visite specialistiche.
Proprio per far fronte ai bisogni primari della comunità, la missione distribuisce anche generi alimentari alle famiglie più carenti, offrendo beni di prima necessità che provengono dalle donazioni da parte di altri enti o associazioni. Ricordo con gioia il giorno in cui furono sequestrate tonnellate di pesce pescato irregolarmente e donate alla nostra missione!
Grazie al passaparola centinaia di persone si radunarono nel cortile del centro per ricevere un pezzo di pesce. Passammo tutto il pomeriggio a distribuirlo alle famiglie accorse, che con un sorriso ringraziavano calorosamente forse immaginando già la gustosa cena da cucinare quella sera.
Gesti semplici che sai non potranno cambiare drasticamente una realtà, ma azioni che se fatte al meglio sono piccole gocce di speranza donate al prossimo che danno anche solo per un momento la certezza di un futuro migliore.
Muito Obrigada Brasil!
Alice Azzoni - capo progetto OVCI in Brasile nel 2019