Ci siamo: a giorni riparto per Juba e non sarei veramente io se non fossi un po' agitata e preoccupata, come prima di ogni partenza.
In quanto coordinatrice dei corsi della scuola di riabilitazione del St. Mary’s College mi aspetta un anno "caldo", in tutti i sensi: le lauree degli studenti del quarto anno che finalmente sono arrivati al traguardo, il nuovo anno accademico da organizzare per circa 80 studenti, la preparazione delle lezioni...
Se mi guardo da fuori continuo a pensare di essere così piccola davanti a delle responsabilità così grandi, ma cerco di fare del mio meglio, soprattutto per loro. Per tutta la fatica che fanno ogni giorno ad arrivare al College in un Paese - il Sud Sudan - dove l’inflazione ha raggiunto ormai punte del 200% e diventa difficile trovare i soldi per pagare gli studi e mangiare. Alcuni di loro fanno anche tre o quattro lavori perché magari devono mantenere tutta la famiglia.
In una situazione così, molto spesso è difficile conciliare autorevolezza e comprensione, perché si corre sempre il rischio di giudicare o di cadere in stereotipi. La nostra mentalità è lontana anni luce da quella locale. Quale sia giusta o sbagliata non lo so, sicuramente questa esperienza mi sta insegnando a prendere tempo. Prima di parlare, di correre a conclusioni affrettate, di emettere sentenze... fermati e respira. Ascolta. Cerca di capire. Lo dovremmo fare con tutti, ma una volta di più con una cultura così "altra".
Sto imparando ad ascoltare, a stare accanto, ad attendere… Vero è che quello che si riceve è molto di più di quello che si dà. Per fortuna a loro non servono supereroi, ma qualcuno che cammini accanto a loro per un pezzetto di strada, lungo o corto che sia, e gli faccia capire che sono importanti, che tu tieni al loro bene e al loro sviluppo e che il tuo essere lì è per cercare di fare in modo che possano avere un obiettivo più grande: la speranza che le cose possano cambiare.
E allora, pronti... VIA!
Elena RONCORONI, Preside corso di laurea in Scienze Riabilitative - St. Mary's College