Mi chiamo Bárbara Elizabeth Gámez Castillo, ho 44 anni, ho una laurea in Scienze dell'Educazione Speciale e un Master in "Attenzione ai bisogni educativi speciali" nella prima infanzia e nell'educazione primaria. Ho circa 18 anni di lavoro in questa Unità Educativa: ho lavorato in diversi gradi di base e con diverse disabilità.
All'inizio ho lavorato con piccoli gruppi di bambini che iniziavano la scuola e il mio obiettivo principale era che il bambino si adattasse alla scuola, che avvenisse una buona "transizione" tra casa e scuola. È stata una bell
a esperienza; poi sono passata al grado delle superiori, fino a lavorare con l'istituto tecnico superiore, un livello quasi nuovo per la nostra istituzione ma anche un sogno realizzato in termini di completamento scolastico e l'inizio dell'inserimento lavorativo dei nostri giovani.
Una delle sfide come insegnante è che i nostri studenti raggiungano l'autonomia, e non si tratta solo di raggiungere le possibilità di saper scegliere ciò che vogliono, ma anche di relazionarsi con gli altri, di lavorare e di avere una vita privata partecipando a tutti i settori della società, ma soprattutto di essere in grado di prendere le proprie decisioni. Gli studenti passano attraverso gli stage interni in modo che il giovane conosca le opzioni che avrà per scegliere in seguito ciò che gli piace o in quale area ha competenze per trasformarle in una fonte di lavoro.
Lavorando con loro, attraverso le loro competenze, potenzialità, abilità, gli insegnanti cercano strategie in modo che gli studenti siano pronti a prepararsi affinché nel prossimo futuro siano inclusi nel mercato del lavoro. È molto gratificante vedere come i valori di solidarietà e reciprocità trasmessi in tutta l'età scolare si riflettano in ognuna delle attività che svolgono quotidianamente nelle loro case, nell'istituzione e nel posto di lavoro (nel caso dello studente che già lavora), migliorando a loro volta le condizioni di vita, la consapevolezza e la dignità della persona.
Vedere come i nostri alunni diventano giovani, potendo vivere la loro vita al massimo ed essere utili non solo a casa ma anche nella società, è gratificante. La nostra città in questo XXI secolo sta rispettando le leggi e dà spazio a più persone con disabilità per accedere al mercato del lavoro; grazie a questa apertura di alcune aziende per lo più private, i nostri giovani stanno sviluppando bene il lavoro, arrivando a soddisfare le richieste della società che li ha assunti.
Lavorare con gli adolescenti nella scuola superiore è un motivo in più per continuare a dare il meglio come insegnante e come persona nella preparazione dei nostri giovani co
n disabilità. Ringrazio la nostra amata istituzione per la fiducia e l'opportunità di lavorare con i giovani che saranno e sono un contributo importante nella nostra società. Sarò sempre grata a Dio per avermi messo in questo posto, perché più che lavorare svolgo un'attività che mi piace; i bambini e i giovani con disabilità sono la mia passione quindi ogni giorno voglio imparare di più per contribuire significativamente alla loro vita.
Bárbara Castillo, insegnante
