All'interno della pratica dello Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria c'è questa componente piuttosto complessa che non si limita solo a fornire supporto a casa, ma anche nell'assimilazione delle “strutture mentali” che sono nei pensieri delle famiglie, degli insegnanti, degli studenti e della persone con bisogni speciali. Naturalmente, la società è quella che fornisce questo modello di pensiero: è dove assimiliamo i costumi, i miti e gli altri schemi che vengono poi replicati in loco.
Attualmente assistiamo a un allontanamento dall’istruzione, di cui uno dei principali fattori di rischio è la priorità di migliorare il livello economico. Le famiglie, soprattutto quelle altamente vulnerabili, vengono facilmente coinvolte in situazioni illecite, diventando prigioniere così di un'organizzazione che li giudica in base ai suoi interessi, generando paura, intimidazione e annientamento dei diritti. Pertanto, i centri educativi sono paradossalmente i luoghi ideali in cui reclutare bambini, adolescenti e giovani, limitando così lo stesso processo educativo.
In queste circostanze, OVCI si coordina con i Distretti Educativi dei sette Cantoni della Provincia, nonché con i professionisti delle Unità di Supporto all'Inclusione e i responsabili dei Dipartimenti di Counseling Studentesco, con l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti e i loro coetanei su temi quali: la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, la prevenzione della violenza in tutte le sue forme, il linguaggio positivo e il rispetto delle persone con disabilità, l'inclusione scolastica, lo sviluppo di una sana autostima negli adolescenti e lo sviluppo di valori. Questi incontri sono tenuti da educatori, psicologi, coordinatori e promotori di ogni cantone.
L'approccio, oltre ad essere ancorato al processo pedagogico, è attraversato dall'analisi della situazione contestuale e comportamentale e della gestione di strategie interattive. Si tratta di indirizzare una nuova visione educativa nella comunità sull'importanza della persona, sulla costruzione di ideali comuni su cui basare una società che sia comprensiva delle diverse esigenze.
L'articolazione con le autorità educative della provincia ha consentito anche lo sviluppo di laboratori con un approccio teorico e pratico rivolti ai docenti, affrontando tematiche che consentano l'individuazione precoce di bisogni educativi speciali e un tempestivo trattamento educativo attraverso la progettazione e realizzazione di adattamenti curriculari e metodologici. Queste attività formative per docenti hanno consentito una maggiore risposta e maggiori risultati nell’ apprendimento e nello sviluppo delle competenze in giovani con bisogni educativi speciali.
La sfida è continuare a coinvolgere maggiormente i genitori nelle attività svolte dalle agenzie educative e nel riuscire a rendere la scuola un centro di risorse e sostegno per le comunità in cui è presente. Il superamento delle disuguaglianze nell'accesso e nella qualità dell'istruzione sarà la migliore garanzia per costruire una società più inclusiva, in cui tutte le persone possano godere degli stessi diritti e doveri.
Jacqueline Vélez e Nivaldo Pantaleón, Educatori Professionali per OVCI in Ecuador
