Riportiamo qui di seguito uno stralcio dell'articolo pubblicato il 02/09/2021 sul periodico San Paolo "Famiglia Cristiana", nel dossier Credere.
Alberto Cairo ha iniziato la sua esperienza all'estero come volontario per OVCI a Juba alla fine degli anni '80; è ora fisioterapista per la Croce Rossa internazionale in Afghanistan.
Alla domanda: "Perché ha scelto di diventare fisioterapista?", Alberto ha risposto:
«Per caso. Mentre studiavo Giurisprudenza, fisioterapia era una specie di hobby. A 28 anni, giovane avvocato, ho deciso che avrei potuto coniugare la mia passione per la fisioterapia con quella per i viaggi, mettendomi a servizio di Ong che operano nel mondo. Mi sono formato alla “Nostra Famiglia” di Bosisio Parini (Lecco) ed è una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Lì, infatti, c’è un’ottima scuola, specie per quanto riguarda i bambini con paralisi cerebrali. Se cominci da quel genere di situazioni, poi sai far tutto! Senza la “Nostra Famiglia” non credo sarei diventato quel che sono. Vale anche per l’esperienza in Sud Sudan, condotta con l’Ovci (ong legata alla “Nostra Famiglia”, ndr): è stata una palestra meravigliosa! Quando poi ho fatto domanda alla Croce Rossa Internazionale pareva che dovessero inviarmi in Africa, poi mi hanno dirottato sull’Afghanistan. Ma va bene così!».