Ed eccoci qui, finalmente a scrivere sul mio arrivo a destinazione. Sì, perché è stato un avvio del Servizio Civile un po’ travagliato. Inizialmente ero stata selezionata per il progetto in Ecuador, da sempre un mio grande sogno. Con le mie colleghe stavamo preparando i documenti per la richiesta di visto e avevamo iniziato a programmare la nostra vita lì. Purtroppo, però in un paio di settimane tutto è cambiato. La situazione a Esmeraldas non è delle migliori e quindi viene presa la decisione di chiudere il progetto per quest’anno.
Dopo la delusione iniziale, Cinzia (Referente del Servizio Civile Universale con OVCI) ci comunica la possibilità di essere ricollocate in altri progetti OVCI. La mia collega viene ricollocata in Sudan ed io in Marocco. Nonostante non conoscessi quasi nulla riguardo il Paese e le sue tradizioni, ho accettato con grande piacere il ricollocamento.
Ho trovato in questa opportunità un sacco di lati positivi, ma soprattutto ero curiosa e desiderosa di testare me stessa in una situazione totalmente fuori dalla mia zona di comfort. E non potevo prendere decisione migliore! Infatti, fin dal primo istante in cui ho messo piede in aereo, direzione Casablanca, sono stata avvolta dai suoni e dai profumi tipici di questa terra, ma soprattutto mi sono lasciata ammaliare dai piccoli gesti di gentilezza e di solidarietà che le persone attuano nei confronti di sconosciuti, cosa che continua a meravigliarmi ogni giorno.
Che dire? Alla fine per me il Marocco è stato una piacevole scoperta. Un Paese ricco di tradizioni, di bellezze e di persone gioiose. E ancora non ho visto tutto…
Giulia Agnolin, Casco Bianco SCU