Pubblichiamo di seguito uno stralcio dell'articolo di Fiamma Meli, Capo progetto SIBC educativo in Sud Sudan. Per leggere l'articolo intero pubblicato sul Notiziario La Nostra Famiglia clicca qui.
Essere bambini in Sud Sudan può comportare avere il peso di grandi responsabilità. Infatti si sa che alle nuove generazioni è affidato il futuro di una nazione, soprattutto se si tratta di un paese la cui popolazione ha conosciuto solo conflitti e povertà.
Il Sud Sudan non ha mai avuto tregua. Le principali vittime di questo complesso contesto logorato da guerriglie sono i civili. La guerra non fa sconti, distrugge tutto ciò che incontra: case, ospedali, scuole. Ed è proprio quando arriva settembre e miliardi di bambini in ogni parte del mondo ricominciano le lezioni, vediamo che in Sud Sudan poter tornare tra i banchi non è garantito.
OVCI si inserisce in questo contesto con il progetto “Contribuire a rafforzare l'accesso a servizi di istruzione e riabilitazione inclusiva di qualità per le persone con disabilità a Juba”, il cui scopo specifico è di migliorare l’accesso ai servizi scolastici per bambini e ragazzi con disabilità attraverso programmi di formazione per gli insegnanti e i genitori sull’educazione inclusiva, il miglioramento delle infrastrutture e un sistema di riferimenti a strutture sanitarie competenti, tra cui il nostro centro OVCI in loco a Juba.
Albert Yanga ha 10 anni, è un alunno con difficoltà di apprendimento, iscritto e supportato tramite il progetto in una delle scuole primarie della sua zona. Albert si isola sempre, non solo non riesce a socializzare con gli altri studenti della sua stessa classe, ma sembra anche che non riesca a prestare attenzione agli insegnanti durante le lezioni. Conseguentemente Albert è vittima di bullismo e non riesce ad avanzare nelle classi superiori a causa del suo scarso rendimento. [...]
Fiamma Meli, Capo progetto SIBC educativo in Sud Sudan