Nella foto che accompagna questo scritto appaiono tante giovani donne sudanesi che seguono il corso di laurea in Fisioterapia presso l’università Ahfad a Khartoum, la capitale del Sudan, uno Stato che sta vivendo anche in questi ultimi tempi una forte crisi politica. Ho conosciuto queste ragazze nella mia esperienza lavorativa con OVCI la Nostra Famiglia. In Sudan la donna ancora oggi svolge un ruolo portante nella famiglia, emergendo adesso anche a livello sociale: madri e casalinghe che lavorano anche fuori casa. Poche sono le donne laureate. Le possibilità di studio sono ridotte per tutta la società che è in gran parte estremamente povera.
L’università Ahfad è stata fondata dalla famiglia Badri ed istruisce unicamente donne, il Campus conta diversi corsi di studio. L’Università è nata nel 1966 e la laurea in fisioterapia è stata organizzata con il supporto di OVCI nel 2004; consiste di un quinquennio e vede oggi il personale espatriato di OVCI come insegnanti nell’ambito neurologico dell’adulto e pediatrico. Ahfad è una delle sette università della nazione che offre il corso di fisioterapia.
La popolazione sudanese vive in condizioni di vita difficili in particolare dal 2011, quando è avvenuta la divisione dal Sud Sudan, adesso stato indipendente.
Le donne sudanesi della mia età (meno di 30 anni) hanno imparato a vivere in condizioni di crescente difficoltà, cercando di superarle e aperte ad acculturarsi. La nazione ha come seconda lingua ufficiale l’inglese che permette ai giovani di comprendere le notizie trasmesse dai paesi occidentali e di apprendere da testi scientifici redatti in inglese. Questa è la lingua di insegnamento presso l’università Ahfad. Il personale locale con cui OVCI lavora da anni, conosce parte della cultura italiana dalla cooperazione intrapresa. L’istruzione è un valore aggiunto di OVCI che emerge bene, vista l’esperienza degli esperti resi disponibili dalla ONG nei vari progetti: Cina, Marocco, Sudan, Brasile, Sud Sudan ed Ecuador.
La situazione di difficoltà politica, il crescere della povertà ha portato un aumento di criminalità che nella capitale è comunque contenuto. Penso che ciò derivi molto dalla religione musulmana, da quasi tutti praticata con i suoi precetti comandati. Nella mia permanenza a Khartoum, ho avuto tante occasioni di sperimentare onestà, in persone capaci di condurre una vita serena, risultato di un vero affidamento a Dio che non rimane solo il ricorrente intercalare linguistico ‘Alhamdulillah’, ‘grazie a Dio’.
Ho assistito a fatti toccanti di colleghe che facessero parte del proprio poco per sostenere conoscenti in difficoltà per acquistare farmaci ed altri generi essenziali. Anche i musulmani hanno precetto di carità materiale che fortemente contraddistingue anche il cattolicesimo.
Ho potuto vivere comunità cattoliche che sostengono coerentemente la popolazione di qualunque credo essa sia.
Sono stata felice di poter crescere professionalmente e personalmente con OVCI, come professionista nell’ambito sanitario, nella realtà di oggi, multiculturale in tutto il mondo in particolare in questa capitale africana: Il valore umano di fedeltà ad un impegno è riconoscibile ovunque e costruisce un futuro solido.
Benedetta Liverani, fisioterapista a Khartoum - ottobre 2020-dicembre 2021